La Toelettatura del Ragdoll


Insieme al dormire la pulizia è una delle maggiori attività dei gatti. Un cucciolo inizierà a pulirsi a partire dai 50 giorni di vita e lo farà utilizzando sia le zampe che la sua lingua rugosa. Le Sue zampe anteriori vengono inumidite con la lingua ed usate come una spugna raggiungendo anche le orecchie. Le zampe posteriori invece, gli permettono, con un’ampia flessibilità, di raggiungere completamente la schiena e la nuca. Il gattino alla nascita riceve la prima leccata dalla madre che rompe la membrana che lo avvolge attivando così la respirazione infine lo pulisce dal nasino alla della coda,. Questa è la sua prima lezione e non la dimenticherà per tutta la vita. La toelettatura per un gatto avviene quotidianamente secondo un rituale ed un ordine ben preciso: zampe anteriori, testa, spalle, fianchi, zona genitale, zampe posteriori e coda. Il Ragdoll, al pari di ogni altro gatto, avrà sempre cura del suo mantello, con il suo pelo semilungo avrà la necessita di toelettarsi anche più volte al giorno . Leccare ha inoltre un’altra funzione per il gatto che così si protegge dalla polvere, dalle malattie ed anche dal calore eccessivo.
Durante l’esposizione al sole assume anche la vitamina D prodotta dall’azione dei raggi solari sul mantello. L’attività di pulizia si intensificherà durante la primavera e l’estate cioè nella fase della muta quando perderà il sottopelo e metterà un pelo più leggero tipicamente estivo. Il ragdoll pur rientrando nella categoria dei gatti a pelo semilungo ha il vantaggio che il suo pelo non è lanoso ed ispido ed è certamente poco predisposto all’insorgere dei nodi. Per aiutare il tuo ragdoll ad avere sempre il suo pelo in perfetto ordine potrai toelettarlo settimanalmente pettinandolo sia nel verso del pelo che contro pelo con l’aiuto di una spazzola- cardatore. Durante la fase della muta è consigliabile ripetere la spazzolatura quotidianamente e si può utilizzare anche un guanto da massaggio in gomma, seguito da un pettine che facilmente staccherà tutto il pelo morto. Bisogna ricordare però che soprattutto in questi periodi che il tuo gatto potrebbe ingerire del pelo e una volta nello stomaco dare luogo alla formazione di ammassi di boli. Tutto questo pelo, se non viene eliminato con le feci, può provocare vomito e costipazione intestinale. Soprattutto per i gatti che vivono in casa e sono spesso in muta si consiglia di somministrare periodicamente dei prodotti specifici che favoriscano l’eliminazione dei boli di pelo. Inoltre bisogna mettere a disposizione del micio un po’ di erba gatta che ha una funzione purificatrice e di eliminazione degli eccessi di pelo ingeriti durante la sua pulizia.
Per una pulizia completa bisogna di tanto in tanto procedere ad un buon bagno restauratore. E’ bene abituare sin da cucciolo alle gioie del bagnetto, iI gatto essendo un felino non apprezza molto l’acqua ma abituato non lo disdegna affatto. La temperatura dell’acqua del bagnetto dovrà essere di circa 38/39°C e bisogna fargli associare il suo bagno ad una overdose di coccole o a qualche prelibatezza culinaria. E’ importante ricordare che non si dovrà mai immergere e bagnare la testa, va bagnato soltanto dalle orecchie in giù. La cosa più difficile dell’operazione è l’asciugatura. Il rumore del phon e soprattutto l’aria calda che gli soffià contro lo disturberanno ed a volte indispettirlo. Bisogna asciugarlo prima con un panno di daino per eliminare tutta l’acqua del bagnetto e con il phon non va mai direzionato verso in viso, nel comportamento felino soffiarsi contro equivale ad un segnale di attacco.
Sia per la fase del bagnetto che per l’asciugatura bisogna utilizzare sempre prodotti specifici e mai prodotti per umani in quanto il ph della pelle di un gattino è diverso da quello dell’uomo. Con questi piccoli consigli fare il bagnetto al tuo ragdoll sarà meno traumatico e lui sarà contento per la pulizia e la morbidezza della sua pelliccia. Con il taglio delle unghie si può evitare che faccia del male al divano a qualche mobile o tendaggio.
Il gatto utilizza spesso gli artigli per marcare il territorio, per evitare i danni che questo può causare, senza comunque interferire con il suo comportamento istintivo, è raccomandabile gli si tagli la punta delle unghie. Prima di procedere è opportuno chiedere al veterinario di spiegarti quale parte dell’unghia può essere tagliata senza rischio. Di per sé il taglio non è doloroso, anche se non è mai piacevole, anche in questo caso è quindi molto importante abituarlo fin da piccolo.
Nell’esecuzione è preferibile procedere con piccoli tagli successivi, piuttosto che farne un grosso taglio e raggiungere la parte viva dell’unghia. Bisogna scegliere un posto confortevole e tenere il gattino sulle ginocchia bloccandolo tra le coscia. Dopo ogni taglio è una buona idea tranquillizzare il tuo gatto accarezzandogli la pancia.
Lo stato degli artigli del tuo gatto è un importante indicatore della situazione della sua salute. La loro eccessiva durezza o morbidezza sono segni di possibili carenze o di attacchi batterici. Se il gatto si mastica le unghie potrebbe essere in uno stato di ansietà che potrebbe evolvere in depressione. Bisogna consultare in questo caso il veterinario. Per il gatto avere sempre unghia curate e in perfetta efficienza è un’esigenza irrinunciabile. Purtroppo spesso , sceglie di affilare gli artigli proprio dove non dovrebbe: tende, divani, tappeti.
Appena lo sorprendete dirigersi dove non deve, con un no secco e deciso, accompagnato dal battito delle mani o di un piede per terra, lo farete desistere. Un altro metodo efficace per dissuadere il micio dalle sue attenzioni verso tende, divani, ecc, può essere quello di giocare d’anticipo, lasciandogli al momento dell’assalto, una pallina o un qualsiasi gioco che lo distragga dai sui intenti distruttori.
Vanno controllati spesso anche gli occhi. La presenza di qualche lacrima che forma degli anelli attorno agli occhi o semplicemente dello sporco possono essere eliminati con una garza imbevuta con una lozione per occhi. In caso di lacrimazione eccessiva o arrossamento
inusuale, va consultato il veterinario.
Anche il naso ha la sua importanza, un gatto sano deve sempre avere il naso umido e pulito. Alcuni gatti possono avere secrezioni nasali secche all’angolo delle loro narici. Possono essere rimosse con un tamponcino di cotone o un fazzoletto di carta inumidito con acqua calda bollita precedentemente. Per le orecchie vale questa regola: toccarle il meno possibile. Se c’è un secreto evidente e sgradevole, devi consultare il tuo veterinario per una diagnosi precisa. Egli vi raccomanderà il trattamento ed il detergente più appropriato. Bisogna ricordare che per la pulizia delle orecchie non bisogna mai utilizzare tamponcini auricolari né detergenti a base acquosa od alcolica.
Ed infine bisogna aiutare il tuo ragdoll con un po’ di igiene orale. In natura i denti del gatto difficilmente si ammalano: le ossa e le parti delle prede funzionano come perfetti ed efficacissimi spazzolini. Ma per il gatto di casa, soprattutto con l’età possono insorgere problemi ai denti: è provato che quasi l’ottanta per cento dei gatti ne è afflitto. Soprattutto l’uso di cibi umidi e molli impedisce l’autopulizia dei denti e una scarsa stimolazione delle gengive. Un po’ alla volta sui denti si deposita uno strato sottile di cibo, che vien rapidamente
colonizzato dai batteri, fino a trasformarsi in placca dentaria. La placca è l’ambiente ideale per la proliferazione di batteri e sali minerali, che danno origine al tartaro. La superficie dei denti diventa diventa ruvida e finisce per irritare le gengive. Se non si provvede in tempo, da qui all’insorgere di vere e proprie patologie il passo è breve. Può trattarsi, nei casi più gravi, di vere e proprie infezioni che possono estendersi al cuore, ai reni, ai polmoni. Se c’è qualcosa che non và l’alito si presenta particolarmente ed insolitamente sgradevole, ciò permette di individuare il problema senza dover procedere a un’ispezione accurata. Per prevenire tutto ciò bisogna introdurre nella dieta del gatto anche alimenti secchi che funzioneranno meglio del dentifricio e dello spazzolino. Bisogna inoltre ricordare che i denti da latte crescono tra la seconda e la sesta settimana di vita, mentre quelli definitivi a partire dai 4 mesi di età.
Per qualsiasi altro dubbio o perplessità non bisogna esitare a contattare sia il tuo veterinario che il toelettatore di fiducia, con la loro esperienza e professionalità dissiperanno ogni dubbio e risolveranno qualsiasi problema.


Bagno

 

La preparazione del bagno è identica per tutte le razze e cioè:

 

  • taglio unghie: sola la parte bianca non vascolarizzata, possibilmente da effettuarsi anche sulle zampe posteriori;
  • contorno occhi: è necessario, utilizzando un prodotto neutro per neonati ed uno spazzolino morbidissimo, passare a fondo la piega tra gli occhi ed il naso, si devono asportare, se presenti, tutti i residui lasciati dalla lacrimazione. Si lascia in posa fino a quando si laverà il mantello del gatto;
  • orecchie: con un prodotto specifico pulire il padiglione esterno e mandarne giusto una o due gocce all’interno, massaggiare leggermente ed asportare il tutto con delle garze o carta igienica;
  • zone grasse come coda, parte posteriore delle orecchie, zampe e collaretta: a pelo asciutto passare uno shampoo/ prodotto sgrassante (ne esistono anche a base di agrumi), fare ben penetrare nel pelo senza arrivare alla cute se non nella coda, soprattutto quando è presente una coda molto unta (coda dello stallone). Per ultimo, se abbiamo paura che dell’acqua possa entrare nelle orecchie possiamo “chiuderle” con un po’ di cotone.

 



Bagno - Esecuzione
Aprire l’acqua e tenerla ad una temperatura simile a quella del corpo del gatto, non troppo calda perché darebbe molto fastidio. Alcuni soggetti preferiscono l’utilizzo del doccino, altri essere posti in un catino pieno d’acqua, usate la tecnica che meglio è tollerata dal vostro gatto.
Risciacquare il gatto togliendo tutto il prodotto sgrassante. Proseguire con uno shampoo specifico per il colore del mantello, massaggiare bene, bagnare ancora un pochino e pettinare il pelo con un pettine a denti larghi per asportare eventuali nodi e far penetrare meglio il prodotto in profondità. Risciacquare il corpo ed il musetto stando attenti che l’acqua non entri né nelle orecchie né nel naso, eventualmente aiutarsi con del cotone bagnato o una spugnetta da trucco. Ove necessario aggiungere uno shampoo volumizzante (sicuramente sconsigliato per Angora Turchi e Turchi Van, da sperimentare su Ragdoll, Siberiani e Norvegesi).
Maine Coon, Norvegesi e Siberiani si consiglia di effettuare il bagno almeno un paio di giorni prima dell’expo.
In ogni caso nuovi prodotti o nuove “tecniche” di lavaggio non devono mai essere sperimentate nel lavaggio pre esposizione.

 

Il risciacquo

 

Questa è l’operazione più importante del bagno perché se il pelo non è ben risciacquato una volta asciutto sarà pesante e si dividerà immediatamente in tante piccole cioche, quindi dedicate tempo a questa operazione. Il gatto è pronto per l’asciugatura quando toccando il pelo questo non da la sensazione di “unto”.

 

Asciugatura

Avendo avvolto il gatto nell’asciugamano, iniziare ad asciugare la testa, alzando il pelo con un pettine di ferro a doppia dentatura (una parte fitta e l’altra media) ed utilizzando il getto del phon in contropelo nelle razze che richiedono un pelo ben volumizzato, per le altre pettinare seguendo il verso di crescita del pelo. Per la zona delle guance utilizzare un pettinino con i denti fittissimi (quelli così detti “da pulce”). Proseguire con il collare, il petto, le zampine anteriori e a seguire tutto il resto. Per zampe e coda è preferibile aiutarsi con un cardatore.
Spegnere il phon solo quando il pelo risulta essere perfettamente asciutto in ogni parte del corpo (comprese le zampe ed i ciuffi tra i polpastrelli). Se il gatto non sopporta l’asciugatura con il phon dopo averlo ben tamponato con l’asciugamano e tolta la maggior parte di acqua con gli specifici panni, si pone il gatto in un trasportino, possibilmente di quelli a rete metallica, e si procede all’asciugatura utilizzando la stufetta termica, sicuramente meno rumorosa del phon. Di tanto in tanto si toglie dal trasportino per una bella pettinata, in particolare su zampe, cosce e piedi dove il pelo tende ad arricciarsi, e lo si rimette finchè non risulta perfettamente asciutto.